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COPPERMAN quando i poteri vengono dal cuore

- 15/02/2019
copperaman con Luca Argentero


COPPERMAN è uno di quei film che fanno bene al cuore e che hanno il coraggio di usare nuovi linguaggi e nuove forme di espressione per il nostro cinema italiano.

Anselmo non è un bambino come tanti.
Egli ha tutto un suo modo particolare di guardare al mondo, un mondo fatto di rasserenanti forme circolari e dove il colore giallo simboleggia un pericolo o una minaccia.
Sotto le amorevoli cure della madre, Anselmo cresce coltivando la passione per i fumetti: come il padre lui pure vuole fare del bene, vuole diventare un supereroe.
Questo desiderio crescerà quando farà la conoscenza della piccola Titti.
La loro amicizia è destinata però a interrompersi molto presto, quando la bambina verrà portata via dal paese.
Anni dopo ritroviamo un Anselmo adulto che non ha smesso di guardare alla realtà che lo circonda con gli stessi occhi di bambino.
È diventato un supereroe di quartiere e ogni notte cerca di portare aiuto dove serve.
Ma la missione più difficile dovrà affrontarla quando Titti farà ritorno nella sua vita.

COPPERMAN con ARGENTERO
Luca Argentero è Anselmo in COPPERMAN

Eros Puglielli guarda con disincanto a uno dei personaggi più amabili del nostro cinema contemporaneo.
Egli delinea una storia che per certi versi guarda al cinema del passato e al passato.

Sono infatti splendide le ricostruzioni degli ambienti e dei costumi dell’epoca in cui sono narrate le vicende del piccolo Anselmo: c’è un attenzione al dettaglio impressionante.

Per certi aspetti la prima parte del racconto strizza l’occhio (forse anche troppo) a un certo cinema francese e ai più riporterà alla mente quel “Favoloso Mondo di Amelie” che (quasi) tutti conosciamo.

Eppure la discreta sceneggiatura riesce a trovare una sua calibrata misura tra i vari toni della commedia e del dramma, senza che nessuno prevarichi sull’altro, così come non si scade mai nel patetico.

COPPERMAN è una fiaba moderna popolata da mostri reali in cui il nostro eroe non perde mai la speranza di poter vivere in un mondo migliore e la cui forza sono la gentilezza e il rispetto e l’attenzione verso il prossimo.

Copperman di Puglielli
L’eroe mascherato COPPERMAN

Luca Argentero aggiunge al suo curriculum un ruolo quasi perfetto, di una tenerezza disarmante. Egli si misura con un personaggio complesso, ricco di sfumature: la sua interpretazione è fatta di particolari e nella gestualità e nel linguaggio del corpo trova la giusta chiave perché lo spettatore posso guardare il mondo con gli stessi occhi di Anselmo.

Bravissima anche Antonia Truppo nel ruolo di Titti.
Antonia, già vincitrice di 2 David di Donatello ( LO CHIAMAVANO JEEG ROBOT, 2016 e INDIVISIBILI, 2017) pare vestire ogni ruolo con assoluta naturalezza.

Sebbene la regia e la sceneggiatura non siano sempre all’altezza (soprattutto nelle scene “d’azione” che guardano alle gesta del supereroe Copperman alle prese col crimine) il film resta un sorprendente passo avanti e una ventata di aria nuova.

“Sull’Atlante degli animali c’è scritto che il calabrone per il peso specifico delle sue ali non potrebbe volare, eppure vola.”

Sulla chiusura del racconto Anselmo torna su quel piccolo aneddoto riguardo la figura del calabrone prima di lanciarsi in una nuova avventura.

Quelle parole sono una delle più importanti lezioni che il regista Eros Puglielli ci dona perché le facciamo nostre e lui pure le ha fatte proprie realizzando un film che ha il coraggio di volare di fantasia.
Il cinema Made In Italy guarda verso nuovi orizzonti.

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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