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È morto a 94 anni lo chansonnier Charles Aznavour

- 01/10/2018
Foto Charles Aznavour


È stato uno dei pilastri della musica francese, e non solo, per tantissimi anni. L’ultimo dei più grandi chansonnier di Francia.

Si è spento poche ore fa a Parigi, città che gli ha dato i natali nel nel 1924 Charles Aznavour, figlio di Micha Aznavourian, un immigrato armeno originario di Akhaltsikhe, nell’odierna Georgia, e di Knar Baghdassarian, un’immigrata armena originaria di Smirne.

Aznavur dice addio al suo pubblico per sempre a 94 anni.

Raffinato cantautore e musicista, Aznavour esordisce nel mondo del teatro da giovanissimo, all’età di 9 anni. Scoperto da Edith Piaf nel 1946, raggiunge la notorietà sul mercato francofono negli anni ’50 soprattutto grazie alla canzone “Sur ma vie“, alla quale seguono, negli anni ’60,  “Tu t’laisses aller“, “La mamma” (1963), “Que c’est triste Venise” (1964) e “Désormais” (1969).

Aznavour ha cantato in otto ligue (tra cui l’italiano e il napoletano) e inciso più di mille canzoni, e accanto alla carriera musicale è stata molto intensa anche l’attività di attore. Suo il ruolo da protagonista nell’opera seconda di François Truffaut “Tirate sul pianista” (1961). Per aver dato lustro alla Francia, è stato insignito in Francia della legion d’onore nel 1997.

Charles Aznavour in "Tirate sul Pianista" (F. Truffaut)

Un’immagine da “Tirate sul pianista”

Originario di famiglia di commercianti benestanti sopravvissuta al genocidio armeno, ha svolto l’attività di ambasciatore armeno in Svizzera dal 2009.

Malgrado l’età avanzata, Aznavour non si era mai ritirato dal mondo della musica: aveva terminato da pochi mesi una tournée in Giappone e aveva dovuto annullare alcuni concerti in Europa a causa della frattura a un braccio, in seguito a una caduta.

Nel corso della sua carriera ha venduto oltre 300 milioni di dischi.

Charles Aznavour in concerto a Taormina

Charles Aznavour in concerto a Taormina

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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