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GIRL POWER _ Un femminismo privo di mordente (recensione)

- 21/05/2021
GIRL POWER - LA RIVOLUZIONE COMINCIA A SCUOLA


GIRL POWER – LA RIVOLUZIONE COMINCIA A SCUOLA è un film che guarda all’universo femminile nel contesto scolastico, tossico e machista. Il film ha i suoi pregi, ma non pochi difetti che ne tarpano le ali della vera rivoluzione.

Stanca di un ambiente (quello scolastico) tossico e maschilista, una ragazza sedicenne, ispirata dal passato ribelle della madre , decide di pubblicare una fanzine anonima denunciando il sessismo imperante della sua scuola.

GIRL POWER è un prodotto targato NETFLIX a uso e consumo delle nuove generazioni, forti di uno sguardo più consapevole di quelli che sono i loro doveri, ma soprattutto di quelli che sono i loro diritti. Giovani proiettati verso un futuro dove il rispetto farà da padrone e vincolerà ogni tipo di rapporto.

Nella foto la protagonista, Hadley Robinson e Nico Hiraga nel ruolo di Seth. Seth è un raro ma positivo esempio di come certe cause possano essere sposate da chi gode di certi diritti e privilegi.

In tal senso il film diretto da Amy Poehler vuole innescare nelle giovani donne di domani uno spirito di sorellanza e di consapevolezza di quella che è la donna 2.0 post #MeToo. La regista – qui anche nel ruolo della madre dall’impeto rivoluzionario della giovane protagonista – affonda i denti e le unghie quanto basta, graffiando sulla superficie di temi che sono sempre gli stessi, ma – ahimè – sempre attuali: bullismo, molestie sessuali, misoginia.

Sorprende (o forse mica tanto) che il seme della discordia tra i sessi e di quel machismo imperante in tutti i social e ambienti (familiari o professionali) abbia le sue radici proprio in quel luogo che dovrebbe formare i ragazzi al rispetto del prossimo: la scuola.

A tal proposito è emblematica la figura (al limite del caricaturale) della preside della scuola, interpretata svogliatamente da una poco incisiva Marcia Gay Harden. Il suo personaggio, solo in apparenza, ha il suo personale riscatto sul finire del film, quando è impossibile che non agisca perché giustizia sia fatta. Ma è un’amara consolazione per un personaggio femminile che pare giustificare e assecondare atti misogini e pericolosi per la tutela dei suoi studenti.

Se GIRL POWER vuole sensibilizzare le nuove generazioni su temi importanti come bullismo e violenza sessuale, lo fa in maniera fin troppo didascalica e sopratutto l’episodio dello stupro viene gettato nel calderone a pochi minuti dal finale, sminuendone così la potenzialità del contenuto. Se volete vedere un esempio migliore di come certi temi possano essere trattati parlando ai giovani, vi invito a recuperare (sempre su Netflix) la serie SEX EDUCATION.

Hadley Robinson è la protagonista di GIRL POWER- LA RIVOLUZIONE COMINCIA A SCUOLA

Sarà forse che la protagonista scelta a vestire i panni dell’inconsapevole leader del movimento femminista sia una poco convincente Hadley Robinson. La giovane attrice ha dei momenti davvero autentici e riesce a conferire sfumature certamente non facili. Tuttavia, quando richiesto, ,manca di quel carisma e di quel fascino che certi volti possiedono naturalmente.

In definitiva GIRL POWER ha il merito di guardare all’universo femminile nelle sue tanta sfaccettature e nel consegnare un messaggio importante alle piccole “suffragette” del domani. Un invito a guardare a se stesse con maggiore consapevolezza e affrontare il mondo (maschile e non) con maggiore coraggio.

Assolutamente imperdibile è invece la soundtrack dalla forte componente punk che incendia un film che sarebbe stato solo una piccola e timida fiamma femminista e che riunisce artisti come Yuno, CSS, Brandi Carlile, Princess Nokia e Bikini Kill. Un vero gioiello!

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Ossessionato dal trovare delle costanti nelle incostanze degli intenti di noi esseri umani, quando non mi trovo a contemplare le stelle, mi piace perdermi dentro a un film o a una canzone.

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