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La Russia parlerà dei diritti delle donne all’Eurovision (e ciò non piace ai russi)

- 13/04/2021
russia eurovision 2021


Quest’anno all’Eurovision Song Contest si parla di diritti umani e diritti delle donne, e a farlo è proprio la nazione che non ti aspetti: la Russia.

Parlare della Russia all’Eurovision Song Contest è come avventurarsi in un terreno scivoloso. La natura stessa del concorso permette alle tv di Stato affiliate di rappresentare la propria nazione con un mini show di tre minuti, e da sempre la tv russa ha utilizzato lo spazio concesso nello show per distinguersi nel mucchio con prove muscolari, abituandoci a esibizioni tanto kitsch quanto all’avanguardia dal punto di vista tecnologico o a performer con caratteristiche peculiari.

Ciò è accaduto talvolta strizzando l’occhio al pubblico lgbt+ (è il caso di Sergey Lazarev e delle sue due partecipazioni), talvolta puntando sull’aspetto emozionale, tuttavia scivolando spesso nella retorica insulsa (Polina Gagarina, nel 2015, parlava di “un milione di voci” mentre Putin taceva sulla mattanza degli omosessuali in Cecenia e occupava militarmente la Crimea) e nel facile pietismo (non corroborato da una performance valida).

Quello che hanno in comune queste canzoni, tuttavia, è di essere state scelte internamente sotto stretta sorveglianza dalla tv di Stato per ragioni di opportuità, senza passare dal voto popolare. Quest’anno, invece, qualcosa sembra essere sfuggita di mano nella finale nazionale tenutasi in concomitanza della Giornata Internazionale della Donna, che vedeva tre brani in gara.

A spuntarla, con quasi il 40% dei voti totali, è stata la trentenne di origine tagika Manizha con il brano “Russian Woman“, canzone dal sound etnico tutta incentrata su un tema piuttosto scomodo per la propaganda di Putin: i diritti delle donne e i diritti umani.

Il testo di “Russian Woman”

Field, field, field“, ossia “Campo, campo, campo” sono le prime parole del brano, quasi totalmente in russo, pronunciate da Manizha. E come scopriamo da Wiwibloggs, nella lingua russa le parole “campo” e “campo di battaglia” sono sinonimi. Un riferimento alla guerra e al lavoro in schiavitù al quale le donne russe sono state costrette a dedicarsi per decenni sotto gli zar.

Come rivelato dalla stessa interprete, “Russian Woman” è un viaggio in musica sulla “trasformazione dell’identità delle donne negli ultimi secoli in Russia, che comincia in una izba [una tradizionale dimora di campagna slava] e attraversa tutte le tappe fondamentali delle conquiste delle donne, dal diritto di votare e di essere votata (come una delle prime al mondo), dai padiglioni delle fabbriche ai viaggi nello spazio. Una figura femminile che “non ha mai avuto paura di opporsi agli stereotipi e di assumersi la responsabilità da sola“.

Nei tre minuti della canzone, Russian Woman fa i conti anche con l’autodeterminazione delle donne, la lotta agli stereotipi di genere, il patriarcato e il body shaming: “Oh, che bellezza sei! / Hai già più di 30 anni! / Ciao? Dove sono i tuoi figli? / Stai abbastanza bene nel complesso / Ma perdere peso ti farebbe bene / Indossalo un po ‘più a lungo / Indossalo un po ‘più corto“.

Una critica senza mezzi termini ad una società, quella russa, fortemente maschiocentrica, nella quale le donne devono affrontare pregiudizi e discriminazioni quotidiane sulle proprie scelte di vita, che se differiscono dal canone della donna magra, sposata giovane e non troppo avvenente, si pongono automaticamente nel mirino di un’infamante stigmatizzazione sociale, e spesso di gravi episodi di violenza.

Manizha si scontra con questa logica patriarcale dichiarando di dettare da sé le regole della sua vita, invitando chi la ascolta a fare altrettanto (“Sei abbastanza forte, romperai il muro“), rivendicando il diritto di essere una donna libera, autodeterminata e realizzata, senza impedimenti esterni: “Ora dovresti tenerlo a mente / Non ti biasimo / Ma mi amo dannatamente tanto“. E chiude con un monito duro e inequivocabile: Non potete spezzarmi.

Поле поле поле
Я ж мала
Поле поле поле
Так мала
Как пройти по полю из огня
Как пройти по полю если ты одна?
А-а-а?
Ждать ли чьей-то ручечки, ручки?
А-а-а?
Кто подаст мне ручку девочки?
Из покон веков
С ночи до утра
С ночи-ночи
Ждем мы корабля
Ждем мы корабля
Очень очень
С ночи до утра
Ждем мы корабля
Ждем бы корабля
А что ждать?
Встала и пошла.
Every Russian Woman
Needs to know
You’re strong enough, you’re gonna break the wall
Шо там хорохорится?
Ой, красавица?
Ждешь своего юнца?
Ой, красавица
Тебе уж за 30
Ало? Где же дети?
Ты в целом красива
Но вот бы похудеть бы
Надень подлиннее
Надень покороче
Росла без отца
Делай то, что не хочешь
Ты точно не хочешь?
Не хочешь?
А надо.
Послушайте, правда.
Мы с вами не стадо
Вороны пщ-щ-щ пыщ-щ-щ
Отвалите
Теперь зарубите себе на носу
Я вас не виню
А себя я чертовски люблю
Борются, борются
Все по кругу борются
Да не молятся
Сын без отца
Дочь без отца
Но сломанной Family
Не сломать меня
You gonna
You gonna break the wall
Every Russian Woman
Needs to know
You’re strong enough, you’re gonna break the wall
Every Russian Woman
Needs to know
You’re strong enough, you’re gonna break the wall
Hey, Russian woman
Don’t be afraid, girl
You’re strong enough
You’re strong enough
Don’t be afraid
Don’t be afraid
Don’t be afraid
Don’t be afraid
Борются, борются
Все по кругу борются
Да не молятся
Сын без отца
Дочь без отца
Но сломанной Family
Не сломать меня

Field, field, field
I’m so small
Field, field, field
I’m too small
How to cross a field though the fire?
How to cross the field if you’re alone?
Heeeey?
Should I wait for somebody’s little hand?
Whaaat?
Who will give me their helpful hand, girls?
For ages now
From night till dawn
From the deepest of the night
We are waiting for a ship
We are waiting for a ship
Very very much
From night till dawn
We are waiting for a ship
We are waiting for a ship
Very very much
But what’s the wait?
Stand up, go ahead!
Aha, aha!
Every Russian woman
Needs to know
You’re strong enough to bounce against the wall
What’s the showing off for?
Oh, what a beauty you are!
Are you waiting for your young fella?
Oh, what a beauty you are!
You’re over 30 already!
Hello? Where are your kids?
You are quite fine overall
But losing weight would do you good
Wear it a bit longer
Wear it a bit shorter
Grew up without a father?
Do what you don’t want to!
Are you sure you don’t want it?
Don’t want it?
You should!
Listen up, really!
We ain’t a herd
Hey, crows, shoo!
Leave me alone
Now learn it by heart:
I don’t blame you
But damn do I love myself
They fight, always fight
Everyone around is fighting
But they never pray
Son without a father
Daughter with no father
But this broken family
Can’t break me
Every Russian Woman
Needs to know
You’re strong enough, you’re gonna break the wall
Every Russian Woman
Needs to know
You’re strong enough, you’re gonna break the wall
Hey, Russian woman
Don’t be afraid, girl
You’re strong enough
You’re strong enough
Don’t be afraid
Don’t be afraid
Don’t be afraid
Don’t be afraid
They fight, always fight
Everyone around is fighting
But they never pray
Son without a father
Daughter with no father
But this broken family
Can’t break me

Campo, campo, campo
Sono così piccola
Campo, campo, campo
Sono troppo piccola
Come attraversare un campo nonostante il fuoco?
Come attraversare il campo se sei da sola?
Heeeey?
Devo aspettare la manina di qualcuno?
Whaaat?
Chi mi darà la sua mano utile, ragazze?
Ormai da secoli
Dalla notte all’alba
Dal più profondo della notte
Stiamo aspettando una nave
Stiamo aspettando una nave
Moltissimo
Dalla notte all’alba
Stiamo aspettando una nave
Stiamo aspettando una nave
Moltissimo
Ma qual è l’attesa?
Alzati, vai avanti!
Aha, aha!
Ogni donna russa
Ha bisogno di sapere
Sei abbastanza forte da rimbalzare contro il muro
A cosa serve mettersi in mostra?
Oh, che bellezza sei!
Stai aspettando il tuo giovane amico?
Oh, che bellezza sei!
Hai già più di 30 anni!
Ciao? Dove sono i tuoi figli?
Stai abbastanza bene nel complesso
Ma perdere peso ti farebbe bene
Indossalo un po ‘più a lungo
Indossalo un po ‘più corto
Cresciuto senza un padre?
Fai quello che non vuoi!
Sei sicuro di non volerlo?
Non lo vuoi?
Dovresti!
Ascolta, davvero!
Non siamo una mandria
Ehi, corvi, shoo!
Lasciami in pace
Ora imparalo a memoria:
Non ti biasimo
Ma dannazione, amo me stesso
Combattono, combattono sempre
Tutti intorno stanno combattendo
Ma non pregano mai
Figlio senza padre
Figlia senza padre
Ma questa famiglia distrutta
Non puoi spezzarmi
Ogni donna russa
Ha bisogno di sapere
Sei abbastanza forte, romperai il muro
Ogni donna russa
Ha bisogno di sapere
Sei abbastanza forte, romperai il muro
Ehi, donna russa
Non aver paura, ragazza
Sei abbastanza forte
Sei abbastanza forte
Non aver paura
Non aver paura
Non aver paura
Non aver paura
Combattono, combattono sempre
Tutti intorno stanno combattendo
Ma non pregano mai
Figlio senza padre
Figlia senza padre
Ma questa famiglia distrutta
Non puoi spezzarmi
Da sinistra a destra: il testo di Russian Woman in lingua russa, inglese e italiana

Il fuoco amico della Russia

La ventata di aria fresca nella Russia proibizionista dei diritti civili ha suscitato qualche mal di pancia in patria. La portavoce del comitato investigativo russo, secondo quanto dichiarato dall’agenzia RIA Novosti, ha ricevuto una richiesta a procedere aprendo un’indagine su “Russian Woman” per “possibili dichiarazioni illegali” qualche giorno dopo la vittoria di Manizha nella selezione nazionale.

In particolare, l’Unione russa delle donne ortodosse ha pubblicato una lettera aperta chiedendo di censurare il video musicale di Manizha e impedire la sua partecipazione all’Eurovision denunciando “l’incitamento all’odio verso gli uomini” del testo, che minerebbe “le fondamenta di una famiglia tradizionale“.

A fare da eco alla comunità femminile ortodossa sono stati i veterani di guerra, che sulle pagine del sito internet Veteranskie Vesti (molto vicino ai ministeri degli interni e della difesa) hanno pubblicato una nota destinata ad Alexander Bastrykin, capo del comitato investigativo, chiedendo di avviare un procedimento penale verso Manizha in quanto la canzone mirerebbe “a insultare e umiliare la dignità umana delle donne russe“.

Non è mancata la mobilitazione degli haters sui social network, che oltre a ricoprire la cantante di irripetibili epiteti misogini hanno disprezzato le sue origine tagike sottolineando che “non è abbastanza russa” per rappresentare la nazione all’Eurovision.

Il 18 marzo, stando a quanto riportato dall’agenzia di stampa nazionale di proprietà statale RIA Novosti (ripresa da da escxtra.com) la fonte delle autorità di polizia ha archiviato il caso perché – si legge – “nella canzone non sono state trovate dichiarazioni illegali”.

Manizha, da eurovisionary.com

Chi è Manizha e perché fa così tanta paura?

30 anni, rifugiata del Tagikistan, donna, ambasciatrice dell’Alto Commissariato ONU per i rifugiati dallo scorso dicembre, di religione islamica e strenua supporter dei diritti civili su Instagram: Manizha incarna perfettamente l’antitesi della cittadina russa media che piace alla società patriarcale figlia di Putin.

Trasferitasi dal Tagikistan in Russia da bambina, dove è scampata per pochissimo a una bomba che ha distrutto la casa dove viveva, Manizha mescola il sound etno-pop della sua terra con ritmi più europei, con i quali si è contaminata musicalmente durante il suo soggiorno in Regno Unito. Con i suoi testi, anche molto autoironici, abbatte gli stereotipi, provoca, decostruisce, ricostruisce, ispira nuove generazioni di donne e di uomini che credono in un futuro più egualitario. Il tutto senza scadere nel mélo, ma anzi con una buona dose di grinta.

La sua carriera musicale è iniziata nel 2003, in qualità membro dei RuKola e Krip de Shin, ma il suo primo album solista, “Manuscript”, è uscito solo nel 2017. Il secondo, Яiam, risale invece al 2018. Ha cantato la versione russa della colonna sonora del live action di Mulan, “Na put voina vstayu”.

Nel suo successo del 2019 “Nedoslavyanka“, che significa “Non proprio una donna slava”, Manizha passeggia tra le bancarelle di un bazar, combatte i ninja e distribuisce passaporti agli immigrati dell’Asia centrale. E sonda verità dolorose. “Sola tra estranei, una sconosciuta tra i miei”.

Probabilità di vittoria? Per il momento in pochi credono nell’etnopop di Russian Woman, ma tutto potrà ribaltarsi quando cominceranno le prove dello show. Per vedere Manizha sul palco di Rotterdam dovremo attendere la semifinale di martedì 18 maggio, dove la Russia si esibirà come terza.

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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