Giugno, mese di Onda Pride in tutta Italia.
Quali sono le 5 canzoni pop (di 5 icone moderne) che adoriamo cantare e ballare mentre sfiliamo?
Schiacciamo PLAY e divertiamoci, sculettamento libero!
#1 Madonna – Express Yourself
Lady Ciccone, a oltre sessant’anni suonati, continua ad essere la stella polare della comunità lgbt che l’ha eletta regina del mondo queer già negli anni ’80. Tra i brani più suonati durante la sfilata c’è sicuramente Express Yourself, secondo estratto dell’album Like a prayer del 1989. È considerato un inno al femminismo, in cui Madonna esorta le donne a non accontentarsi di un uomo che le metta al secondo posto.
What you need is a big strong hand
To lift you to your higher ground
Make you feel like a queen on a throne
Make him love you ’til you can’t come down
#2 Lady Gaga – Born this way
Nell’eterna sfida tra il bene e il male, per i fans dell’una e dell’altra cantante “Born this way” non è solo un inno all’orgoglio di essere se stessi, ma anche motivo di scontro per la sua “somiglianza” con Express Yourself. Ma tralasciando le contese delle fanbase delle icone gay, “Born this way” è un pezzo amatissimo da little monsters e non. La canzone promuove la cultura dell’accettazione del diverso, inserendo nel testo tutte le categorie della società considerate emarginate. Le prime parole della canzone? “It doesn’t matter if you love him, or capital H-I-M” (Non importa se ami lui o LUI, inteso come Dio).
La canzone è contenuta nell’album omonimo del 2011.
“There’s nothing wrong with loving who you are”
She said, “‘Cause he made you perfect, babe”
“So hold your head up girl and you’ll go far,
Listen to me when I say”
#3 Katy Perry – Fireworks
Siamo fuochi d’artificio, arcobaleni splendenti che brillano nel cielo. È quello che cerca di dirci Katy Perry in questa canzone del 2010 tra un ritornello e l’altro: prendere in mano la propria vita e farne un capolavoro fino a luccicare nella notte, oltre tutte le avversità.
You don’t have to feel like a waste of space
You’re original, cannot be replaced
If you only knew what the future holds
After a hurricane comes a rainbow
#4 Beyoncé – Single ladies (put a ring on it)
In un documento pubblicato nel 2013 dalla Oxford University Press, il professor Harmony Bench della Ohio State University analizza quanto sia gay il fenomeno delle “donne single”. Nel saggio “Single Ladies Is Gay: Queer Performances e Masculinities su YouTube“, osserva “come le performance maschili illuminino le possibilità e i limiti percepiti delle mascolinità omosessuali. Nel pubblicare video di se stessi che eseguono la canzone di Beyonce, a questi uomini è concesso di aprire espressioni di mascolinità che sono in dialogo con il femminile. “In altre parole: OMG, it’s sooo gay!
Single ladies (put a ring on it) è un brano del 2008 contenuto in “I am… Sasha Fierce!”
Cause if you like it, then you shoulda put a ring on it
If you like it, then you shoulda put a ring on it
Don’t be mad once you see that he want it
If you like it, then you shoulda put a ring on it
#5 Geri Halliwell – It’s raining men
Scritta nel 1982 da Paul Jabara e Paul Shaffer, è stata originariamente interpretata dalle Weather Girls, che scelsero di cantare la canzone dopo il rifiuto di Donna Summer, Grace Jones, Diana Ross, Cher. Negli terzo millennio ha goduto di una seconda giovinezza grazie alla cover dell’ex Spice Girl Geri Halliwell, edita nel 2001.
È la canzone simbolo di chi ama il corpo maschile, tanto da gioirne alla sola vista. Viva gli uomini, alleluja!
God bless mother nature, she’s a single woman too
She took off to heaven and she did what she had to do
She taught every angel to rearrange the sky
So that each and every woman could find her perfect guy