#5 Sullen girl – Fiona Apple (1996)
Anche questa canzone di Fiona Apple, come quella della Amos, racconta di uno stupro subito dalla stessa interprete, a soli dodici anni.
All’epoca la cantante abitava con la madre ad Harlem (Manhattan, New York), e fu aggredita da uno sconosciuto che le usò violenza il giorno prima del thanksgiving day nel 1989.
L’uomo la seguì fin nell’appartamento di Manhattan, e la aggredì proprio mentre stava cercando di aprire la porta del suo appartamento. Fiona raccontò di aver temuto di morire, e di aver immaginato nella sua mente che l’aggressore fosse Jimi Hendrix.
L’elaborazione di quel trauma fu ovviamente molto complessa per la cantante, che in questo fu aiutata dalla poetessa afroamericana Maya Angelou, a sua volta vittima di abuso a soli 8 anni da parte del fidanzato della madre. Ancora oggi, Fiona Apple crede che “Sullen Girl” le abbia dato la sua forza per andare avanti.
«Is that why they call me a sullen girl, sullen girl
They don’t know I used to sail the deep and tranquil sea
But he washed me ‘shore
And he took my pearl
And left an empty shell of me»