“È di nuovo estate! Torna il Festivalbar…”
Quante volte abbiamo associato questo annuncio pubblicitario alla fine della scuola e all’arrivo imminente delle vacanze?
Il Festivalbar ha segnato le estati di tutti coloro che lo hanno vissuto da spettatori, perché quando non esistevano ancora gli smartphone e gli iPod, a tenerci compagnia ci si arrangiava come poteva con le radioline portatili e i walkman. E a suggerirci tutte le canzoni migliori da giugno a settembre c’era, appunto, il Festivalbar.
Per rivivere la storia della trasmissione vi rimandiamo a questi articoli (uno e due). In questa bollente domenica mattina, invece, vogliamo riportarvi alla mente 5 brani che probabilmente avete dimenticato, ma che compiono proprio quest’anno ben due decadi.
Siete pronti? Alzate il volume per gustare meglio il playback!
#1 Lene Marlin – Unforgivable sinner
Aveva 19 anni, questa ragazza proveniente dai ghiacci della Norvegia, quando esordì in Italia cantando di un imperdonabile peccatore. La canzone parla di un tradimento, anche se la stessa Lene Marlin non ha mai voluto spiegare a cosa si riferisse in particolare.
Disco di platino in Norvegia e numero 1 in tutta Europa, il brano contribuì a far vincere a Lene il premio come “Migliore Artista Nordica”. Dall’album “Playing my game” fu estratto anche il singolo “Sitting down here”.
Oggi Lene Marlin ha 39 anni e continua a cantare, anche se il suo ultimo album risale al 2009.
#2 Geri Halliwell – Mi chico latino
Non è la canzone di maggior successo di Geri Halliwell, che solo un anno prima lasciava le Spice Girl seminando il dramma tra gli adolescenti di tutto il mondo, ma è quella che meglio delle altre ha contribuito a creare la colonna sonora di un’estate.
Mi chico latino è famosa soprattutto per il suo video in cui Ginger Spice, sotto il solleone di una spiaggia da sogno, si circonda di ballerini palestrati lasciando presagire un euforico prosieguo. Curiosità: tra gli avvenenti danzatori, compare il coreografo Luca Tommassini.
#3 Sasha – If you believe
Alcuni di voi la assoceranno per lo spot del Kinder Fetta al Latte, ma possiamo assicurarvi che “If you believe” di Sasha fu davvero un tormentone, di quelli romantici da cantare con in mano un accendino, da intonare in spiaggia stretti al/alla propri* innamorat*.
E poi era cantato da Sasha, bellezza teutonica dalle spalle larghe, gli occhi glaciali e il sorriso splendente. Un sogno per noi adolescenti che guardavamo il Festivalbar rapiti da cotanta bellezza e da una dichiarazione d’amore così romantica.
“If you believe” raggiunse la quarta posizione in Italia e oggi resta il maggior successo di Sasha (nome completo Sasha Schmitz), che ha compiuto 47 anni e continua a cantare con discreto successo, soprattutto in Germania dove ha ricoperto il ruolo di giudice per The voice kids. Ed ha anche conservato la bellezza di un tempo.
#4 Liquido – Narcotic
Uscito nel ’98, questo brano scalò le classifiche del vecchio continente solo dopo aver fatto sfracelli in terra tedesca (tour di successo, dischi di platino). Arrivò nelle radio italiane giusto in tempo per il Festivalbar, che lo consacrò definitivamente a tormentone, non tanto per il suo testo (che nessuno ricorda) ma per la melodia suonata al synth.
I Liquido, che hanno continuato ad avere un certo seguito nei circuiti di rock alternativo e punk, si sono sciolti (mai utilizzo delle parole fu più azzeccato) nel 2009 per divergenze interne.
#5 Anggun – Snow on the sahara
L’elegante cantante indonesiana (naturalizzata francese) Anggun portò al successo nell’estate 1999 un brano sofisticato dai ritmi orientali, che fu addirittura il quarto disco più venduto nell’anno.
“Snow on the Sahara” ha tutti i crismi delle canzoni d’amore, impreziosita dal caldissimo timbro di Anggun. La canzone, incisa in realtà due anni prima (1997) giunse al successo in Italia solo nel ’99 e ne fu pubblicata anche una versione in francese, La neige au Sahara.
Anggun, nel 2012, ha rappresentato la Francia all’Eurovision Song Contest con il brano Echo [You and I].