Annalise Keating, How to get away with murder
“Sono una donna di 53 anni, da Menphis, Tennessee, di nome Anna Mae Harkness. Sono ambiziosa, nera, bisessuale, arrabbiata, triste, forte, sensibile, spaventata, accanita, di talento, esausta.”
Annalise Keating
attenzione: il testo seguente contiere SPOILER fino all’ultima stagione
Non è stato immediato, per gli sceneggiatori di How to get away with murder (in Italia “Le regole del delitto perfetto”) far sì che Annalise Keating si dichiarasse bisessuale.
L’avvocato difensore più famoso degli Stati Uniti affronta una discesa negli inferi lungo tutti i gironi danteschi prima di venire a patti con i suoi demoni, le sue angustie e anche la sua sessualità, dopo una scia di manipolazioni, fallimenti e anche occultamenti di cadavere che la condurranno alla resa dei conti finale.
La Keating, in una scena della puntata 2×13 con Eve Rothlo, sua amante, si spinge addirittura a negare di essere lesbica: alla provocazione di quest’ultima che la accusa di averla lasciata perché era spaventata (“dal fatto che avesse una vagina”), Annalise ribatte: “No, ti ho lasciato perché non sono gay“.
Il costante rinnegamento di se stessa troverà un momento di rottura nel processo che la vedrà contemporaneamente imputata e avvocato, quando ormai, spogliata di tutte le sue debolezze, si mostrerà nuda nella sua essenza, dichiarandosi “ambiziosa, nera, bisessuale, arrabbiata, triste, forte, sensibile, spaventata, accanita, di talento, esausta” davanti alla giuria nella sua arringa finale, nella quale ammetterà anche di aver perso il suo primo amore, Eve, per paura di essere gay.
Annalise Keating è senza dubbio uno dei personaggi bisessuali più scomodi della TV, ma decisamente uno dei più autentici.