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Sanremo 2021, la review della finale: vincono i Måneskin (che vanno all’Eurovision)

- 07/03/2021


Alle 2:40 del mattino è giunto finalmente il verdetto tanto atteso: i Måneskin hanno vinto la 71ma edizione del Festival della Canzone Italiana di Sanremo con Zitti e buoni, come pronosticato da BL Magazine alla vigilia.

Il gruppo, secondo classificato a X Factor nel 2017, ha raccolto il 40,7% dei voti, a fronte del 30,5% raccolto dal duo composto da Fedez e Francesca Michielin con Chiamami per nome e del 28,8% di Un milione di cose da dirti di Ermal Meta.

Proprio il duo finito in seconda posizione si è reso protagonista di un’incredibile scalata alla classifica (con la complicità della popolare influencer Chiara Ferragni, moglie di Fedez), dal 17mo al primo posto al termine della sessione di televoto nei dati aggregati, con il 16,02% dei voti espressi.

Tutti i particolari dei voti qui

La classifica finale e i premi speciali di Sanremo 2021

Premio della critica “Mia Martini” a WILLIE PEYOTE con “Mai dire mai (la locura)”

Premio Stampa Radio e Tv a COLAPESCE E DIMARTINO con “Musica leggerissima”

Premio SERGIO BARDOTTI miglior testo a VOCE di Madame

Premio GIANCARLO BIGAZZI miglior composizione musicale a ERMAL META con “Un milione di cose da dirti”

1 Maneskin
2 Fedez e Francesca Michielin
3 Ermal Meta
4 Colapesce e Dimartino
5 Irama
6 Willie Peyote
7 Annalisa
8 Madame
9 Orietta Berti
10 Arisa
11 La rappresentante di lista
12 Extraliscio
13 Lo Stato Sociale
14 Noemi
15 Malika Ayane
16 Fulminacci
17 Max Gazzè
18 Fasma
19 Gaia
20 Coma cose
21 Ghemon
22 Francesco Renga
23 Gio Evan
24 Bugo
25 Aiello
26 Random

La vittoria dei Måneskin: l’analisi

Zitti e buoni, col suo ritmo trascinante, è un unicum nella storia delle vittorie al Festival di Sanremo, abituato a melodie più rassicuranti, o per definizione sanremesi. A dare il contributo maggiore alla loro vittoria è stato infatti il televoto, che nel rush finale a tre ha premiato i Måneskin con il 53% (28% Fedez/Michielin e 18% Ermal Meta) a fronte di una sostanziale parità nelle altre giurie.

Se c’è una ragione che possiamo trovare nella vittoria dei Måneskin è probabilmente nella funzione sociale che il rock ha sempre avuto nei confronti delle masse, come rottura di un equilibrio e senso di ribellione: non è una speculazione improbabile, dopotutto, pensare che dopo un anno di misure contenitive, lockdown e limitazioni, il sentimento di insofferenza generale verso le misure contenitive abbia trovato uno sfogo nella voglia del pubblico di ascoltare qualcosa di diverso, prediligendo i muri di chitarre ad una linea di pianoforte o il graffiato rock al bel canto all’italiana.

Del resto, il momento più basso della storia del Festival di Sanremo si ricorda proprio negli anni ’70, quando la kermesse ha tradito la sua vocazione ad essere specchio (musicale) di una società in fase di trasformazione: un esempio? La vittoria di Gilda, con Ragazza del sud, nel 1975, storia di una giovane donna che sogna un futuro da moglie remissiva, mentre nel paese il movimento femminista imperversava chiedendo il diritto all’aborto.

Non stupisce, quindi, che in questi anni di grande successo, il Festival continui a misurare fedelmente lo stato d’animo di un paese, le sue aspirazioni, le sue speranze e anche le sue contraddizioni anagrafiche. Che la vittoria dei Måneskin, quindi, possa rappresentare finalmente la pietra tombale alle solite critiche mosse al Festival come spettacolo riservato ad un pubblico agée.

i Maneskin rappresenteranno l’Italia all’Eurovision Song Contest

I Måneskin all’Eurovision Song Contest

È giunta la conferma durante la conferenza stampa dei vincitori della partecipazione del gruppo vincitore all’Eurovision Song Contest, che quest’anno si terrà a Rotterdam, nei Paesi Bassi, il 18, il 20 e il 22 maggio.

Alla domanda del capodelegazione aggiunto per l’Italia all’ESC Eddy Anselmi sull’avvalersi della possibilità che la RAI offre al vincitore di Sanremo di rappresentare l’Italia alla kermesse europea, i ragazzi hanno risposto con entusiasmo che “non vedono l’ora“.

È altamente probabile che il brano scelto per rappresentare la RAI sarà proprio Zitti e buoni, ma di questo non è ancora giunta la conferma ufficiale.

Sanremo 2021, quinta serata: gli ascolti

Ascolto in crescita per la finale del Festival di Sanremo. La diretta su Rai 1 dalle 21:23 alle 1:59 (il dato dalle 2:00 alle 2:38 sarà rilevato negli ascolti di domani) registra 10.715.000 spettatori, con uno share del 53.5%.). La prima parte – dalle 21:23 alle 23:50 – ha convinto 13.203.000 spettatori (49.94%), mentre la seconda – dalle 23:55 alle 1:59 – ha totalizzato 7.730.000 spettatori (62.47%). L’anteprima Sanremo Smart – dalle 20:52 alle 21:28 – con le esibizioni dei primi quattro Big in gara (Ghemon, Gaia, Irama, Gio Evan) e l’omaggio di Fiorello a Little Tony conquista 10.975.000 spettatori, pari al 39.1% (ieri 9.601.000 – 33.8%).

Qui i risultati di ieri. Qui della prima serata, Qui della seconda, Qui della terza

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Sono nato in Puglia, terra di ulivi e mare, e oggi mi divido tra la città Eterna e la città Unica che mi ha visto nascere. La scrittura per me è disciplina, bellezza e cultura, per questo nella vita revisiono testi e mi occupo di editing. Su BL Magazine coordino la linea editoriale e mi occupo di raccontare i diritti umani e i diritti lgbt+ nel mondo... e mi distraggo scrivendo di cultura e spettacolo!

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