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Sei come sei e va bene così

- 04/05/2018


Una nuova storia per gli amici di BL Tales.

Questa volta ci faremo trasportare nel fantastico mondo delle serie TV!

In particolare da una di quelle serie che avevo continuato a rimandare per tempo e poco interesse e che, una volta iniziata, non ho potuto smettere di guardare, facendomi addirittura cambiare il modo di percepire determinate cose.

Una scena tratta dalla seconda stagione della serie

Sto parlando della chiacchierata Sense8! Uno dei tanti titoli Netflix che, ahimè, terminerà con la sua seconda stagione. Una serie che ha come obiettivo quello di interrogarsi sulla menta umana e sulla capacità evolutiva della nostra specie.

La serie ha ben 8 protagonisti!

Ognuno con un’abilità speciale, con un carattere e una storia personale, un concentrato narrativo che riserva un ampio spazio al tema LGBT, disegnandolo in modo veritiero e sottolineando un differente approccio culturale.

Jamie Clayton attrice e attivista statunitense

Il personaggio protagonista del nostro #BLTales è proprio uno degli 8 protagonisti! Nomi, interpretata da una fantastica Jamie Clayton, una furbissima hacker di San Francesco conosciuta per le sue capacità informatiche ma soprattutto per il suo vlog da attivista LGBT.

Uno di quei personaggi che inizialmente non riesce a caratterizzarsi in modo marcato ma che nel corso delle varie puntate si sostanzia, dimostrando di non essere vittima dell’ignoranza e dell’incomprensione delle persone.

Difatti, Nomi, non è come appare!

Il suo nome alla nascita era Micheal Marks, figlio della tipica famiglia americana ossessionata dal rispetto di valori soap opera e avvinghiata alla convinzione che esista solo una normalità da vivere, la loro!

Divorando una puntata dopo l’altra vedrete uno sviluppo continuo di questo personaggio, che diventerà elemento chiave per la vittoria di non poche situazioni. Soprattutto, però, sarete commossi dalla capacità con cui la narrazione riesce a far sentire vero un personaggio di fantasia, mostrando le sue debolezze e quella voglia di riscatto di chi nella vita ha dovuto superare non pochi ostacoli, diventando qualcuno di cui essere fieri.

Nomi si dimostrerà un personaggio profondo, capace di emozionare e di sottolineare quanto può essere semplice essere se stessi.

Uno dei momenti più emozionanti  è uno dei suoi flashback, in cui è ancora un ragazzino che sapeva di vivere in un corpo che non sentiva proprio (lo potete trovate facilmente in rete, anche se vi consiglio di immergervi nella serie se ancora non lo avete fatto).

Nomi e Lito in una scena della serie

Un’età complicata l’adolescenza, in cui ci si deve scontrare con se stessi ma sopratutto con altri coetanei che non sempre hanno la nostra stessa sensibilità.

Non voglio raccontarvi altro della scena (per evitare un pericolo spoiler) ma posso dirvi che la commovente conclusione del suo racconto mette in chiaro che gli spiacevoli avvenimenti dell’adolescenza, il fatto di vivere in una famiglia bigotta e in una società che non comprende cosa sta capitando nel profondo del suo essere la portano a diventare la donna che è adesso.

Una frase in particolare avrà il potere di farvi scendere una o più lacrime sul viso:

“la violenza inflitta da chi non ci accetta fa sicuramente male; è una violenza gretta che riflette come uno specchio l’ignoranza della gente. La vera violenza, però, è quella che facciamo a noi stessi quando non ci accettiamo per ciò che siamo”

Difficile non immedesimarsi nelle sue parole e pensare alle volte che abbiamo soffocato il nostro essere per la sola paura di non essere accettati o di essere giudicati. E’ davvero interessante pensare quanto un personaggio possa farci riflettere o quanto una serie possa farci trovare la forza per affrontare situazioni nuove ed ignote.

A mia volta, spero, che queste poche righe possano far riflettere qualcuno di voi e lasciarvi un piccolo frammento di quello che ho provato.

Nomi e la compagna Amanita nella serie

Accettiamoci per come siamo e viviamo la nostra favola amici!

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