Sarà un Natale diverso, questo del 2020. Per tutti. E se anche si cercherà di preservare la felicità dei più piccoli, oggi più che mai saranno più i sacrifici che i doni quelli che troveremo sotto l’albero.
Certamente verrà a mancare quella che è diventata una tradizione durante le festività natalizie, quella di andare al cinema con la famiglia.
Ma il piacere di sognare, di guardare ad altri mondi, altre realtà, di vivere la vita di altri; quell’evasione nessuno può levarcela.
Ecco perché sono qui a consigliarvi alcuni titoli che potrete gustarvi comodamente sul divano o sul letto di casa.
Cominciamo con un titolo per i più piccoli, disponibile su Netflix.
KLAUS – I Segreti Del Natale (2019).
Nel film di animazione in 2D seguiamo le disavventure dello svogliato e viziato Jesper Johansonn che, per punizione, viene mandato dal padre a fare il postino nella remota e gelida isola di Smmerensburg. Qui, ostacolato dalle rivalità di clan, Jesper si imbatte in Klaus, un vecchio eremita che ama fabbricare giocattoli…
Il film ha certamente due pregi. Il primo e anche il meno scontato è quello di aver riscritto le origini della figura natalizia per eccellenza: eh sì, stiamo parlando proprio di Babbo Natale. La seconda è quella di farsi portavoce di un messaggio/insegnamento sempre attuale e mai scontato: un atto di generosità ne genera un altro.
KLAUS grazie alla delineazione di personaggi credibili e affascinanti riesce davvero a farsi amare e ha tutte le carte in regola per diventare uno di quei classici da guardare e riguardare durante le feste.
Per chi mi conosce bene resterà sorpreso dalla scelta che sto per fare, ossia promuovere un film italiano, di quelli tra tanti, che arrivano sotto le feste di Natale. Ma…
IL PRIMO NATALE (2019) di Ficarra e Picone guarda a un tema importante su cui si basano le stesse festività natalizie: la nascita di Cristo.
Un passo audace quello compiuto dal duo di comici made in Italy che tra gag e un’intesa (la loro) ormai collaudate riescono a farsi amare dal grande pubblico, senza rinunciare però a far riflettere.
La storia è quella di Salvo, ladro di arte sacra e di padre Valentino. Quando il primo tenta il furto della statua del Gesù bambino e il secondo lo scopre, l’inseguimento li catapulterà in un viaggio temporale. Così che i due si ritrovano in Palestina e di lì a poco Gesù verrà alla luce….
Poteva essere la solita commedia all’italiana e invece il duo di comici ha scelto di osare e di guardare al vasto pubblico (bimbi compresi), ma anche di riflettere sulla condizione degli emarginati, dei perseguitati, di coloro che sono in cerca di una casa o di una terra che possa accoglierli.
E lo fa con intelligenza perché porta lo spettatore a guardare a questo problema da un’altra prospettiva.
Chiudo questa rassegna con un mio personale Guilty Pleasure, uno di quei titoli che certamente non può essere considerato un capolavoro, né che apporta chissà quale novità al filone, ma che io guardo con piacere ogni anno.
LA NEVE NEL CUORE (2005) di Thomas Bezhuca (qui al suo secondo lungometraggio) è un film che è forse pieno di stereotipi e situazioni tipo viste e riviste in tante pellicole tutte uguali che guardano alla famiglia (da sempre luogo di tensioni e sentimenti contrastanti che esplodono durante le costrittive riunioni natalizie), ma che nel cast e in alcune sequenze riuscite ha trovato un suo posto nel mio cuore.
La trama: in occasione della consueta riunione di famiglia sotto le feste di Natale, Everett Stone (Luke Wilson) decide di annunciare il suo imminente matrimonio con la sua fidanzata Meredith (Sarah Jessica Parker). Le cose non andranno per il meglio e anzi la convivenza a casa Stone si farà via via sempre più difficile tanto che Meredith chiama in suo aiuto la sorella minore Julie (Claire Danes).
Supportato da un cast affiatato e convincente LA NEVE NEL CUORE indaga sulle dinamiche familiari e sui precari equilibri che possono consolidarsi o rompersi per un niente. Se la Parker è forse messa in ombra da un ruolo poco accattivante che si fa amare con molta lentezza, a rubare la scena sono certamente una sempre in forma Diane Keaton (nel ruolo della futura suocera della ragazza) e una giovane promessa del cinema contemporaneo che è Rachel McAdams. Un film che non dispensa gag e colpi di scena, ma che soprattutto riesce a levare quella coltre di neve che è venuta a posarsi sui tetti e sulle cose e sulle persone, per sciogliersi là dove batte ancora un cuore forte e caldo. Il nostro.